L'Avvocato Monica Di Monte racconta il suo percorso professionale ai microfoni di Storytime, negli studi di Padova.

Il video integrale dell'intervista.
Il testo integrale dell'intervista:
Oggi siamo qui con la nostra ospite Monica Di Monte, le diamo il benvenuto, ciao Monica.
Grazie mille, è un piacere essere qui con voi.
Ciao, grazie di essere qui a te.
Allora, avvocato e mediatore familiare, raccontaci un po’ il tuo percorso professionale e quali sono gli ambiti sei specializzata, come è iniziato tutto, il tuo percorso e la passione per la giurisprudenza.
Bene. Allora, io mi sono laureata in scienze giuridiche e poi ho fatto una specialistica in diritto ad organizzazione internazionale. Ho da subito però iniziato ad occuparmi dell'ambito del diritto internazionale privato con la curvatura sul diritto di famiglia. Ho pertanto poi conseguito presso l'Università Aldo Moro di Bari.
Ho svolto un dottorato in diritto internazionale privato occupandomi di diritto di famiglia e da allora il diritto di famiglia è diventata la mia quotidianità, quindi come avvocato mi sono specializzata in questo. Faccio parte da un po' di anni della commissione famiglia minori e delle persone dell'Ordine degli Avvocati di Bari, ho poi conseguito l'abilitazione come Coordinatore Genitoriale e in ultimo come Mediatore Familiare.
Che bello. Ma i principali servizi legali che offri sono questi che offri attraverso il tuo studio, che si trova dove?
Il mio studio è a Castellana Grotte, in provincia di Bari. Chiaramente offro sia il servizio di consulenza squisitamente legale che il servizio di coordinazione genitoriale e di mediazione familiare. Tengo a precisare che in particolare che la mediazione familiare può essere espletata anche a distanza anche da remoto, pertanto è un servizio che posso offrire sull'intero territorio nazionale, contrariamente a quello che si crede.
Infatti, stavo appunto arrivando a questa domanda, quindi si può appunto effettuare una consulenza online, ci sono molti pregiudizi ancora soprattutto di persone che sono meno pratiche o comunque che sono un po' più contro queste modalità associando l'online al poco professionale cosa rispondi al riguardo?
Assolutamente no perché la consulenza online oltre ad essere diventata ormai consolidata, basti pensare a tutto quello che è accaduto durante il covid. La consulenza on line, per molte professioni e per molti settori, garantisce un'assoluta privacy, cosa che, spesso, negli studi legali o per professionisti che offrono servizi di mediazione familiare, non può essere garantita per tante ragioni, e soprattutto consente di poter scegliere il consulente in maniera libera, senza vincoli di luogo, di spazio e di tempo.
Certo, assolutamente. Ma appunto, guardando il futuro, i tuoi progetti proprio anche riguardo a questi servizi che si possono offrire online e quindi anche gli strumenti digitali, che piani hai?
Allora io voglio sicuramente continuare ad allargare quella che è l'offerta che do ai miei clienti per cui continuare io stessa a specializzarmi perché ormai il diritto di famiglia vuol dire tante cose non significa più soltanto l'avvocato che, come un tempo, si occupa di separazioni e divorzi.
Quindi vorrei continuare a specializzarmi, approfondendo sempre di più l'ambito psicologico, che è fondamentale quando si tratta di patologie del nucleo familiare, e possibilmente affiancare anche altre professionalità complementari e necessarie perché quando parliamo di patologie del nucleo familiare è fondamentale il lavoro di rete, quindi non dobbiamo mai pensare che un unico professionista possa ricoprire tutti i ruoli.
Assolutamente, grazie Monica, infatti parlavo proprio con una tua collega intervistata precedentemente. Penso che sarebbe fondamentale inserire gli esami di psicologia già nel percorso di base di giurisprudenza. Tu hai detto una cosa fondamentale, grazie aver approfondito questo aspetto perché non è scontato. Tante volte un avvocato impara ad essere anche un po' psicologo con l'esperienza, però ce ne vuole tanta. Ne serve tanta allo psicologo che ha studiato per anni, figuriamoci a chi non ha una formazione specialistica. Il fatto che tu ti decida di formarti è molto bello.
Hai detto proprio che la mediazione familiare non riguarda solo la separazione o il divorzio. Ti chiedo di spiegarci - essendo tu un avvocato atipico perché sei sintetica, chiara e semplice, mi dispiace dirlo però tante volte ci riempiamo di parole e diamo per scontato che le persone non mangiano giurisprudenza tutti i giorni, quindi grazie - Dicevo, ti chiedo di spiegarci cos'è, andando oltre il divorzio e la separazione, la mediazione familiare.
Allora la mediazione familiare consente di creare, laddove non ci sia, o di ripristinare, delle forme di comunicazione tra persone che fanno parte del medesimo nucleo familiare nelle fasi patologiche, quindi non dobbiamo necessariamente immaginare marito e moglie che si separano.
Possiamo immaginare anche un momento di difficoltà tra fratelli, tra genitori e figli e soprattutto anche con figli maggiorenni. Anche qui spesso il luogo comune è quello per cui la mediazione familiare riguardi soltanto i minori, questo non è assolutamente detto.
Tutte le volte che le persone che appartengono ad un nucleo familiare, avvertono di avere un problema comunicativo, che i bisogni di uno o dell'altro non vengono letti in maniera corretta o che c'è semplicemente una necessità riorganizzativa del nucleo, è importante far intervenire il mediatore. Si pensi al classico esempio quando interviene una separazione. A quel punto la famiglia, che rimane pur sempre famiglia, subisce un vero e proprio stravolgimento riorganizzativo, quindi magari i figli cambiano abitazione, seguono un genitore piuttosto che l'altro, a volte anche in città diverse per esigenze lavorative, arrivano nuovi fratelli e nuove sorelle, perché ormai le famiglie allargate sono la normalità.
Per cui non bisogna assolutamente temere il mediatore, che spesso viene visto come uno psicologo, come qualcuno che vuole dare giudizi sulla realtà familiare, ma in realtà è un sostegno, aiuta a comunicare e a ripristinare un dialogo in una realtà familiare, per tante ragioni, mutata.
Che bello, grazie, confermo la tua chiarezza. Guardate, sono stanca dopo una giornata di lavoro e studio perché sto preparando l'esame di Stato ma non ho perso nessuna parola di quello che hai detto. E' proprio bello, gioia per le mie orecchie. L'avvocato quindi deve avere a che fare, come anche il mediatore, con persone che non si occupano di questo e, inoltre, stanno vivendo un periodo difficile a livello emotivo, per cui da parte loro non c'è propensione all'ascolto. Si è più concentrati sul proprio problema, quindi, contare su un avvocato che ti parla, ti da sicurezza, anche con il tono di voce, conta tantissimo, quindi grazie.
Ovviamente la mediazione familiare, se ho capito bene, intervistando anche altri tuoi colleghi e ascoltando te, è un momento che precede l'udienza. Quindi il momento in cui si compare davanti al giudice è la parte finale, nel caso in cui si vada in processo ovviamente, corretto?
Esatto, la mediazione familiare può anche prescindere, quindi una famiglia può decidere comunque di intraprendere un percorso di mediazione familiare a prescindere dall'introduzione di un procedimento dinanzi all'autorità giudiziaria. Tuttavia si può, in molti casi, prima che il procedimento sia incardinato o anche in pendenza del procedimento, intraprendere questo percorso. A volte, gli stessi giudici, laddove verifichino questa difficoltà comunicativa, questa difficoltà anche di raccordo rispetto ai figli, consigliano di intraprendere questo tipo di percorso preciso. Ho ripetuto più volte la parola “consigliano” poiché non può assolutamente essere imposto. Viene in questo parificato ai trattamenti sanitari, quindi, alle parti non potrà mai essere imposto, anche se sono parti di un procedimento giudiziario. Da noi, al sud, ci sono ancora molte remore. Devo dire che al nord siete, in questo, molto più avanti, perché tutti gli strumenti alternativi, di risoluzione delle controversie, hanno più credito, più considerazione da parte dei cittadini.
Quindi tu stai cercando anche di sensibilizzare, di farti promotrice di questo.
Assolutamente.
Sei rimasta giù grande, quindi combatti.
Io sono pugliesissima, intendo rimanere in Puglia, sono innamoratissima della mia terra. Quindi è importante che ci sia un po' una sensibilizzazione. Però dobbiamo sensibilizzare perché tra l'altro bisogna far passare un messaggio molto importante: le patologie della famiglia non possono essere risolte, a livello di tempistiche, dal tribunale. Il tribunale chiaramente interviene, tutela i minori, tutela tutti coloro che fanno parte del nucleo familiare, con delle decisioni, ci mancherebbe non sto mettendo in discussione quello. ma tutti quelli che dietro sono i traumi come dicevi tu le problematiche emotive ovviamente non è durante il processo che possono essere risolte non trovano lo spazio
Infatti a volte si attribuisce un po' una responsabilità più grande di quella che ha il tribunale, come soggetto di riferimento, invece bisogna lavorare prima, quindi il mediatore è una figura che secondo me, deve svilupparsi sempre di più perché risolve e introduce anche un linguaggio comunicativo efficace che a volte non c'è.
Quindi a volte certe famiglie si frantumano, potrebbero andare incontro a un divorzio, ma in maniera differente, ma se c'è un problema comunicativo la soluzione non c'è, quindi voi mediatori siete fondamentali. Soprattutto quando poi ci sono di mezzo minori, il difetto comunicativo del quale parli tu diventa veramente importante, poiché loro ne subiscono le dirette conseguenze.
Io ti ringrazio Monica di questo confronto, grazie mille. Voglio ora indicare il tuo sito web a cui rivolgerci, in caso di necessità, che è www.avvmonicadimonte.com, in cui possiamo approfondire i servizi che offri e chiunque sia interessato può contattarti.
Sul mio sito è disponibile anche un form di contatto. Scrivete, io vi richiamo immediatamente al numero che avete indicato e, come precisato, la prima consulenza è completamente gratuita per far comprendere che cosa può accadere con la mediazione.
E non è scontato, quindi chiunque sia interessato, da qualsiasi parte d’Italia, può contattarti e ottenere, anche on line, un supporto con una professionalità estrema, in egual maniera che in presenza. Grazie mille, Monica, di essere stata qui e della tua chiarezza, lo ribadisco, grazie a te. E’ stato un piacere, noi ci vediamo e ascoltiamo la prossima storia. Ciao
Ciao e grazie a te.
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